„La Rappresentanza della Camera di Commercio della Romania in Italia è stata costituita per supportare il segmento dell’economia italiana creato intorno ad alcuni romeni virtuosi.
La Rappresentanza della Camera di Commercio della Romania in Italia (Cciro Italia) ha organizzato a Firenze, venerdì 31 gennaio il primo Forum Economico Romania – Italia dell’anno 2014, in collaborazione con il Comune di Firenze. L’incontro, al quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali e del settore privato – imprenditori italiani e romeni in Toscana, si è svolto presso il Salone de’ Dugento, all’interno del Palazzo Vecchio, sede del comune fiorentino.
„I romeni sono, in stragrande maggioranza, ben intergrati, lavorano sodo e pagano regolarmente le tasse allo stato italiano, contribuendo con approssimativamente l’1,5% del PIL italiano” – ha dichiarato il console generale della Romania a Bologna – Eugen Serbanescu, sottolineando l’importanza della comunità romena – 110 mila romeni presenti sul territorio della Regione Toscana.
Sulle orme delle ottime relazioni bilaterali, riconfermate recentemente dal parteneriato siglato dal Ministro romeno agli Affari Esteri Titus Corlatean, che lo ha definito „forte, strategico e consolidato”, il Console generale Eugen Serbanescu ha evocato le comune radici culturali e storiche come premessa per la prosecuzione e intensificazione degli scambi commerciali fra i due paesi. Ha salutato l’organizzazione della Rappresentanza in Italia della Camera di Commercio e dell’Industria della Romania per il lavoro svolto per la riuscita del Forum Economico di Firenze, momento dove sono stati valutati le competenze di settore e lo stato dei programmi in corso, oltre ad offrire contestualmente un ampio scambio di conoscenze e di esperienze tra le autorità italiane e gli imprenditori romeni e quelli italiani.
Quello di venerdì 31 gennaio è il primo Forum Economico organizzato da Cciro Italia a Firenze. Da quest’anno infatti l’incontro di Firenze diventerà annuale. Eugen Terteleac, presidente Cciro Italia, ha presentato l’attività che la Camera ha svolto sin dalla sua nascita, spiegando l’idea che ha favorito la nascita dell’istituzione: „La Rappresentanza della Camera di Commercio e dell’Industria della Romania in Italia è nata con l’obiettivo principale di supportare quel settore dell’economia italiana composto da romeni virtuosi. Per meglio dire, supportare quelle più di 40 mila aziende costituite da romeni in Italia.” Il Presidente Cciro Italia ha spiegato anche in cosa consiste questo supporto: „Cciro Italia dispone di tutti gli strumenti della camera romena, servizi di fondamentale importanza per il settore dell’imprenditoria: consultanza, garanzia per i crediti, assistenza fiscale, assistenza giuridica per la creazione di nuove società, attuazione di progetti europei, organizzazione di seminari – questi sono solo alcuni dei servizi che offriamo agli investitori romeni e a quelli italiani che intendono investire in Romania. Prossimamente daremo inizio ad un „incubatore per le piccole e medie imprese”. Questo progetto, organizzato in collaborazione con altre istituzioni romene e italiane, avrà lo scopo di semplificare per quanto possibile la burocrazia che un investitore incontra sul suo cammino. L’incubatore elabora i bisogni dell’investitore, dalla creazione di un’azienda e acquisto dei materiali necessari, immobili, terreni, apparecchiatura, accesso a fondi europei, all’ottenimento di sovvenzioni di stato, e alle partecipazioni ad aste pubbliche”.
Andrea Amato, segretario generale di Cciro Italia, imprenditore italiano, ha illustrato le opportunità che la Romania offre: „la Romania è il paese più popolato dell’Europa dell’Est con un sistema economico che deve essere ancora rafforzato, in quanto si trova al 48° posto nel mondo e al penultimo in Europa. Ecco spiegato il motivo per cui i legami con le strutture produttive italiane possono svolgere un ruolo molto importante. L’economia romena è in crescita e il tasso di crescita previsto per i prossimi anni è il più alto di Europa. Per questa ragione più di qualche azienda preferisce entrare in questo momento in questo mercato fiorente, scegliendo la Romania ad altri paesi.”
„L’agricoltura offre opportunità molto ampie - ha continuato Andrea Amato - anche in considerazione del fatto che il costo per l’acquisto di un ettaro di terreno è di 1500/2000 euro. L’agricoltura contribuisce con il 6-7% del PIL romeno, contro la media europea di 1,7%, e per questo motivo sussistono imponenti incentivi da parte dell’Europa attraverso l’erogazione di fondi. Gli investimenti servono anche per il rinnovo dei mezzi di lavorazione, ad esempio, in considerazione del fatto che, per ogni mille ettari si dispone di solo 18/19 trattori, mentre la media europea è di 77. Ma non solo l’agricoltura: la produzione industriale romena è cresciuta nell’ultimo decennio del 369%, nonostante la forte crisi. La Rappresentanza della Camera di Commercio in Italia propone agli investitori italiani e romeni che insistono sul territorio della Regione Toscana la valorizzazione del potenziale di investimento romeno.
Moderatore dell’evento è stato Jean Luc Umberto Bertoni.
Sono intervenuti anche Fausto Capalbo, presidente ICEPS (Istituto per la Cooperazione Economica Internazionale e i Problemi dello Sviluppo), Alessandra Bianchi, vicepreşedinte provinciale Confartigianato Imprese Roma, prof. Aldo Fittante, docente universitario in diritto industriale, Luciano Franchi, presidente Avis Toscana, Giovan Battista Donati, presidente Confartigianato Imprese Toscana, Lamioni Giovanni, presidente Confartigianato Grosseto, Avv. Giuseppe Bergamaschi, segretario Assimprese Firenze.
Ufficio Stampa Cciro Italia